La personalità è un sistema comportamentale specifico per ciascuno di noi, che è sostenuto sia da fattori genetici (che vanno a costituire il nostro temperamento), sia da fattori ambientali (le nostre esperienze di vita). Per “tratti” di personalità intendiamo dei modi costanti di percepire, rapportarci, pensare, nei confronti di noi stessi e dell’ambiente che ci circonda.
Quando questi tratti diventano “patologici”? Quando, non solo sono costanti, ma anche “rigidi” e “non adattivi”. In altre parole, tali tratti hanno caratteristiche che non sono modificabili dall’esperienza e dalle situazioni esterne con cui ci si confronta: in sintesi, non permettono di adattarsi in modo adeguato alla realtà che ci circonda.
Quando un certo insieme di tratti di personalità patologici tendono a coesistere e a determinare una sofferenza si delinea un quadro di personalità morboso: un Disturbo di Personalità.
Esistono diversi Disturbi di Personalità: Borderline, Dipendente, Evitante, Narcisistico, Istrionico, Paranoide, Ossessivo-Compulsivo, per citarne alcuni. Ognuno di essi ha caratteristiche specifiche.
La psicoterapia deve essere calibrata in modo specifico per ciascuno di questi disturbi, con l’obiettivo di modificare quegli aspetti vissuti con sofferenza dalla persona (per esempio l’impulsività nel disturbo borderline, l’eccessiva scrupolosità nel disturbo ossessivo-compulsivo, la sospettosità nel disturbo paranoide, etc.).